E' un multi-talento musicale e da 30 anni ha la reputazione di idealista e riformatore del Gospel e del R&B. Ma solo poche persone sanno che Edwin Hawkins lavora da quasi 50 anni sui grandi palcoscenici del mondo. Ha cominciato la sua carriera musicale a cinque anni come pianista per la famiglia Hawkins. A sette anni (fine anni '40) prese a lavorare a tempo pieno per la famiglia Hawkins. Nel 1957 registrò il primo album con gli Hawkins e, nel 1968 creò con "Oh happy day" il più grande hit Gospel di tutti tempi e a metà strada tra Gospel, R&B e Soul ha sviluppato un nuovo stile musicale, che è diventato ben noto sulla scena del Gospel come "Contemporary Gospel Music" (Musica Gospel Contemporanea) e che influenza la musica pop anche oggi.
Era imprevedibile che potesse arrivare così lontano. Nel 1967 Edwin Hawkins ha fondato insieme a Betty Watson il "Northern Carolina State Youth Choir" e nel 1968 questo gruppo ha registrato il suo primo album dal titolo "Let us go into the House of the Lord" (Andiamo nella Casa del Signore). Sembrava essere una normale produzione, registrata dal vivo su due piste e distribuita in 500 copie, come molte altre a quel tempo, ma presentava qualcosa di diverso: questa musica Gospel era molto simile al R&B - una creazione fino ad allora ignota sia nella Gospelmusic che nel R&B.
In questo album c'era una canzone che spiccava tra le altre, si intitolava "Oh happy day", e attirò l'attenzione delle stazioni radio e dei venditori. Ma fu quando una stazione FM underground di San Francisco cominciò a trasmetterla che guadagnò ancora di più il favore del pubblico. La reazione del mercato e dei media fu esplosiva! Si diede inizio a una campagna di promozione mondiale, fatto molto insolito per la musica Gospel del tempo: una vera rivoluzione.
Il titolo scalò le classifiche del Gospel, del R&B e del pop in molti paesi di tutto il mondo. Furono vendute più di sette milioni di copie e Edwin Hawkins fu premiato col primo Grammy Award della sua carriera e la canzone divenne un evergreen, tuttora attuale.
Quello che accadde in seguito assomiglia a una fiaba: si apre una straordinaria carriera nel business musicale. Spettacoli nei più grandi festivals, tour mondiali senza sosta, apparizioni in TV e radio, onori come dieci nominations al Grammy e quattro Grammy Awards, la produzione con la famosa Oakland Symphony Orchestra e per il leggendario LP "Every man wants to be free" (Ogni uomo vuole essere libero). Qualcosa di strano era accaduto: sebbene lui non suonasse realmente la loro musica, Edwin Hawkins era divenuto un simbolo per molti rappresentanti della generazione del 68.
Dall'inizio degli anni 80, Edwin Hawkins ha messo in secondo piano il suo lavoro di concertista dal vivo per avere più tempo per il lavoro di compositore, produttore e promotore di giovani talenti. Le uniche tournée a cui ha partecipato negli ultimi 15 anni sono state negli Stati Uniti, in Giappone e in Scandinavia.
Esattamente da 15 anni che egli organizza il suo annuale "Edwin Hawkins Music & Arts Seminar" (Seminario di Musica e Arti), che attira ogni estate migliaia di giovani artisti di talento che si recano in Florida per imparare e forse per essere scoperti dai talent-scout nei grandi show serali.
E' comunque chiaro che il palcoscenico attira ancora un musicista come Edwin Hawkins. Per il tour europeo del 1997 ha ingaggiato una lunga lista di straordinari musicisti e cantanti e insieme a loro ha registrato anche un CD, che sarà distribuito dalla SONY Music. Contiene, oltre a molti titoli nuovi, anche una nuova versione radio di "Oh happy day".
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